Psicologia e cambiamento: “E adesso come farò?”
Questa è la domanda che molti si pongono quando interviene un cambiamento improvviso ed inaspettato nella propria vita. Può trattarsi della perdita di una persona cara, della fine di uno status esistenziale o di un lavoro…
In tutti i casi la reazione al cambiamento è sempre costellata dall’insorgere di domande e dubbi… come fare ad andare avanti, come continuare a vivere senza quella persona accanto, senza talune certezze, lontano da un determinato luogo, senza quel lavoro…
Reazioni e risposte al cambiamento
La reazione al cambiamento genera quasi sempre un impatto emotivo forte e può dare vita a reazioni psicologiche e comportamentali anche molto diverse, ma in qualche modo sempre legate alla personalità dell’individuo, alle sue idee, ai valori ed al bagaglio personale.
Sono moltissime le “reazioni psicologiche” che si possono esperire dopo aver vissuto (o per propria scelta, o subendolo) un cambiamento di vita
Quando però le reazioni emotive sfuggono di mano, diventano ingestibili, non seguono più un principio di razionalità, nel tempo si rischia di scivolare nel disagio psichico e conseguentemente in forme e/o in condotte di natura psicopatologica.
Il salto di livello
Talune volte nelle nostre vita si verificano, o si sono verificate situazioni potenzialmente traumatiche che tuttavia sono state adeguatamente e tempestivamente rielaborate senza produrre esiti di sofferenza duratura, anzi hanno costituito stimolo per nuove riflessioni esistenziali. Possiamo definire queste situazioni come un “salto di livello” nel percorso della nostra crescita e maturità personale.
Manifestazioni disfunzionali
Altre volte invece, situazioni di imprevisto, cambiamento, avversità, sono in grado di ingenerare stati di disagio e malessere anche duraturi o ingravescenti, possono provocare disequilibri o compromissione delle funzionalità della persona a livello relazionale, lavorativo, sociale, di performance con strascichi anche duraturi e/o persistenti
L’interazione “persona-evento” è sempre strettamente soggettiva e non di meno è correlata ai vissuti personali ed alla struttura di personalità che ciascun soggetto possiede.
Con il termine Psicopatologia del cambiamento si fa riferimento ad un’ampia gamma di patologie e disagi psichici che possono essere legati al cambiamento stesso, piuttosto che alla difficoltà di accettarlo ad un livello più profondo, oppure dovute a scarse o insufficienti capacità di adattamento, flessibilità, attitiudini alla ristrutturazione cognitiva da parte dell’individuo
In altri casi una reazione emotiva esagerata e spropositata rispetto ad un cambiamento (anche non necessariamente troppo impattante all’apparenza) può anche essere la spia di un disagio latente da anni, che ha trovato nell’evento “cambiamento”, o nello stress da questo suscitato, un pretesto per manifestarsi, un canale per emergere, talvolta anche con modalità dirompenti.
Le risposte depressive
In ambito di psicologia e cambiamento, una delle risposte patologiche frequentemente più legate al cambiamento è la depressione. Definita la malattia del secolo, per via dell’elevato numero di persone che ne sono affette, la depressione si manifesta con uno stato d’animo di negatività e di malinconia, che si declina poi con ampie sfumature che vanno dalla perdita dell’interesse, alla rabbia, all’apatia, al ritiro sociale, all’incapacità di mobilitare risorse personali per fronteggiare le situazioni e così via
Dietro a queste molteplici reazioni psicopatologiche correlate o attivate da fattori di cambiamento non desiderati, per esempio sul fronte lavorativo, coniugale o affettivo più in generale, si può desumere di fatto l’ampia diffusione di forme psicopatologiche ‘silenti’ non diagnosticate e non trattate, legate proprio all’incapacità di gestire, tollerare, accettare, adattarsi in maniera evolutiva ai cambiamenti che incorrono nelle nostre vite.
Altre manifestazioni patologiche legate al Disadattamento a fronte di cambiamenti esistenziali sono per esempio il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) Manifestazioni Ansiose (Crisi d’ansia acute o Disturbo d’ansia generalizzato) Disturbi di natura psicosomatica, Disfunzioni sessuali.
La “fragilità psichica” che si manifesta a fronte di determinati mutamenti di vita è spesso frutto di una struttura di personalità debole, frammentata o disturbata che non è capace di trovare dentro di sé le risorse per andare avanti e per vivere il cambiamento come una sfida positiva, dove ci si può migliorare e si può crescere sempre e comunque nella propria dimensione interiore.
Le soluzioni adattative
Sempre più necessario appare quindi l’imparare a ricentrare l’asse della propria vita, “raffinare” i vissuti emotivi disfunzionali, sviluppare e consolidare schemi comportamentali e risposte maggiormente adattative, adottare strategie di Problem solving problema-specifico.
Ciò può avvenire anche anche grazie anche all’aiuto di un percorso psicoterapeutico o di un adeguato sostengo psicologico, per rielaborare nuclei problematici, trovare nuove chiavi di lettura, imparare a chiedere e cercare aiuto dove serve e quando serve, scoprire o potenziare specifiche risorse personali e competenze sociali, per sviluppare nuove e più adeguate modalità di funzionamento.
Una chiave di lettura saggia, consapevole e matura dei sentimenti che stanno alla base delle nostre reazioni alle situazioni di cambiamento consentirà di gestirlo senza far sedimentare vissuti traumatici, e traendo da questo proficui risultati in termini di successi personali, crescita interiore, senso di equilibrio e di riconquistato benessere personale.
Il percorso di elaborazione e accettazione e cambiamento può essere lungo e faticoso, ma alla fine potremo salvare la cosa più preziosa che la vita ci ha dato: noi stessi, divenendo in grado di tenere il timone e governare la nave della nostra vita verso la nostra piena Autorealizzazione.
Bibliografia
- Psicologia del Cambiamento, Stefano Greco, ed Franco Angeli, 2007
- L’Identità Umana; Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002.
- Gabbard Glen, O. (2005). Introduzione alla Psicoterapia Psicodinamica. Raffaello Cortina, Milano.
- Mitchell, S. A. (1992). Le matrici relazionali del sé. Il Pensiero Scientifico Editore, Roma.
- C. Rogers (1978), Potere Personale, Casa Editrice Astrolabio.