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Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni e Formazione in Ambito Aziendale


La psicologia del lavoro e delle organizzazioni è lo studio dei comportamenti delle persone nel contesto lavorativo con l’obiettivo di:

  1. favorire il massimo benessere per le persone che lavorano ed il massimo vantaggio per l’organizzazione per cui lavorano;
  2. migliorare le condizioni psicologiche, la motivazione e i rapporti con gli interlocutori di ruolo, con l’azienda e con l’ambiente di lavoro in generale.
Serena Borsetto Psicologo Psicoterapeuta Vigonza Padova - Servizi di Psicologia Aziendale

Questa disciplina esporta  modelli e teorie dalla psicologia tradizionale per applicarli all’ambiente di lavoro, studiando il comportamento delle persone nello svolgimento della loro attività professionale in rapporto alle relazioni interpersonali, ai compiti da svolgere, alle regole e al funzionamento dell’organizzazione.

Tale disciplina, quindi, è in continua evoluzione nell’applicazione molti di aspetti propri della psicologia generale all’ambito organizzativo-gestionale in linea con l’evoluzione delle ricerche scientifiche, al fine di rispondere sempre più efficacemente alle esigenze emergenti di lavoratori, datori di lavoro e altri ruoli professionali.

Quando è utile  uno specialista che si occupi del benessere dei dipendenti? 

Certamente quando i dipendenti sono in difficoltà. È qui che può entrare in gioco lo psicologo per supportare le persone attraverso consulenze individuali, lavoro in team, o veri e propri piani di promozione del benessere su larga scala. Va precisato che interventi di questo tipo sono preziosi anche in assenza di problemi ‘manifesti’, poiché attraverso l’incontro con la psicologia i lavoratori possono migliorare la propria soddisfazione, la propria motivazione e orientamento al lavoro e il proprio benessere dentro la realtà lavorativa, consentendo quindi all’azienda maggiori margini di produttività ed efficenza.

Il mio incontro con la psicologia del lavoro e delle organizzazioni 

Fin dai primi anni di pratica professionale mi sono scontrata con situazioni e problemi personali che impattavano con la realtà e la resa lavorativa delle persone,  e viceversa sono stati portati alla mia attenzione situazioni e contesti professionali critici che incidevano significativamente sulla qualità di vita e sul benessere psicologico dei soggetti, con ampie ricadute e contaminazioni su altri ambiti di vita…

Da queste precoci ma incisive esperienze professionali è affiorato in me l’interesse di ampliare il mio bagaglio anche alla Psicologia del lavoro e delle Organizzazioni, considerando oltretutto che in molti casi la crescita professionale va di pari passo con la crescita umana /personale e viceversa.

I fattori e i processi sociali che abbracciano, integrano, intersecano la dimensione personale e quella professionale hanno un enorme potenziale e un impatto determinante (sia in senso positivo che anche negativo) sulla vita delle persone.

In particolare competenze trasversali quali la motivazione,  la comunicazione, la gestione dello Stress, il raggiungimento degli obiettivi, la capacità di lavoro di gruppo, il problem solving, la gestione dei conflitti, lo sviluppo dell’autostima e dell’assertività (solo per citarne alcuni), se adeguatamente allenati e potenziati possono condurre sia verso il successo lavorativo che verso quello personale.

Campi d’applicazione della psicologia del lavoro

I campi d’applicazione della psicologia del lavoro e delle  organizzazioni riguardano prevalentemente:

  • Elaborazioni di specifici profili professionali nel processo di selezione e valutazione
  • Valutazione del personale post-reclutamento
  • Attività di counseling, orientamento professionale e consulenza per il lavoro e per la carriera
  • Analisi delle competenze dei dipendenti e rapporto tra capacità dimostrate e quelle richieste
  • Miglioramento del clima organizzativo, della soddisfazione e della qualità della vita in ufficio
  • Gestione dei conflitti e risanamento delle dinamiche di gruppo
  • Valutazione e promozione della performance delle diverse figure professionali
  • Motivazione dei dipendenti e orientamento al ruolo
  • Promozione del benessere individuale e organizzativo
  • Gestione di problemi di comunicazione interna (verticale o orizzontale)
  • Formazione su competenze trasversali o coaching aziendale
  • Supporto alla leadership.

Le Consulenze e le valutazioni effettuate all’interno delle Aziende possono fornire utili strumenti per individuare potenzialità e risorse dei singoli soggetti tanto quanto del “Sistema-Azienda”, al fine di ottimizzare tempi, esiti e livello di soddisfazione percepito relativamente alle performance lavorative ed al contesto occupazionale più in generale.

La proposta d’intervento per le aziende è sempre tarata sulle specifiche esigenze dell’organizzazione al momento della richiesta, ed elaborata con cognizione delle reali risorse, del potenziale ed elaborando obiettivi stimolanti, raggiungibili e sostenibili.

All’interno delle Imprese possono essere attuate anche valutazioni o consulenze orientative volte ad evidenziare condotte più o meno funzionali ponendo l’attenzione su adeguata o inadeguata gestione dei ruoli professionali e della leadership, nonchè per potenziare o risanare il funzionamento del sistema nel suo insieme, individuandone punti di debolezza e risorse sulle quali fare perno.

Rientrano negli interventi migliorativi, correttivi o di potenziamento per le aziende anche quelli basati sull’analisi delle performance, sul corretto inserimento dei lavoratori, sulla gestione funzionale dei ruoli, sulla scelta delle strategie comunicative, sulle misurazioni dell’efficacia, sugli aspetti motivazionali e sul clima organizzativo quale elemento che impatta più significativamente nella qualità della vita percepita sul posto di lavoro.

La Comunicazione nelle aziende

Il processo di comunicazione è sempre centrale nei contesti organizzativi e richiede un vasto repertorio di abilità strategiche

Un modello comunicativo efficace passa sempre necessariamente attraverso l’ascolto, l’osservazione, il dialogo, la messa in discussione con inferenze, analisi e  valutazioni.

Una comunicazione aziendale vincente passa inevitabilmente attraverso tre fattori determinanti:

  1. l’identità aziendale (corporate identity)
  2. la comunicazione efficace vera e propria (comunicazione efficace)
  3. l’immagine aziendale.

L’importanza della Formazione in ambito aziendale

Un’impresa efficace è cosciente che una grande parte del valore e della redditività viene dalle persone che ne fanno parte, dalle loro competenze, dalle loro esperienze e dalla loro motivazione.

Per quanto la formazione aziendale non fornisca elementi tangibili, ma ha la capacità di lavorare sulle persone in maniera tale da renderle autonome, fiduciose nei propri mezzi, proattive , orientate e padrone rispetto alla propria crescita professionale.

Personale adeguatamente formato, e cioè preparato, è quanto di meglio un’organizzazione possa avere.

I vantaggi apportati dalla psicologia aziendale

  1. Maggiore produttività delle persone
  2. Maggiore flessibilità
  3. Aumento della motivazione dei singoli così come dei gruppi/equipe di lavoro
  4. Sensibilizzazione e coinvolgimento nelle attività di impresa
  5. Miglioramento della capacità di lavorare in gruppo
  6. Miglioramento degli strumenti di lavoro utilizzati
  7. Maggiore responsabilizzazione

Chi dirige il business potrebbe non comprendere fino in fondo l’esperienza quotidiana dei propri collaboratori ma con il supporto di un formatore esperto si potranno valutare a 360° le esigenze dell’organizzazione secondo un punto di vista trasversale e più obiettivo.

Anche un solo dipendente maggiormente appagato può fare la differenza e l’effetto positivo può attivare in circolo di “contaminazione positiva”.

Dopo aver individuato gli obiettivi da raggiungere attraverso la formazione aziendale, è necessario determinarne ed analizzarne l’impatto sul business dell’azienda.

Se la formazione aziendale è importante per l’accrescimento dell’individuo, un percorso formativo costruito sulle specifiche esigenze dell’impresa diventa ancora più utile e impattante sul benessere aziendale e sugli esiti.

A chi si rivolge la Formazione Aziendale

L’attività formativa si può rivolgere alla classe dirigente, agli stakeholder, ai quadri e/o a tutte le altre figure professionali inserite in diverse mansioni e in diverse fasi/livelli produttivi delle Imprese.

Può essere individuale, in piccoli gruppi, o collettiva, a seconda delle richieste e delle esigenze. Si può svolgere sia con modalità d’aula tradizionali che con tecniche interattive e supporti audiovisivi e multimediali.

Contenuti e aree formative maggiormente sviluppati nelle aziende

  • orientamento e motivazione al lavoro;
  • comunicazione efficace;
  • Gestione della Leadership
  • Gestione dei conflitti
  • Sviluppo di abilità di problem solving
  • Attività di Time management
  • Gestione dell’imprevisto, dell’urgenza e dell’emergenza
  • Processi di scelta e decisionali
  • Sviluppo delle competenze trasversali
  • Team building
  • Gestione dello stress
  • Tecniche di mediazione e negoziazione
  • Assertività, autoefficacia e autostima
  • Gestione e potenziamento del ruolo e dell’identità professionale

Interventi dello psicologo nelle aziende per la prevenzione del burnout

  1. E’ previsto per legge che anche la figura dello psicologo sia coinvolta nelle attività inerenti la valutazione e prevenzione del rischio da stress lavoro correlato, facendo parte
  2. al Servizio Prevenzione e Protezione in qualità di responsabile o addetto, previo corso abilitante secondo le norme in materia, oltre a collaborare come esperto esterno
  3. all’azienda e/o al SPP, come previsto dall’art.6, c.2 dell’accordo sociale Europeo sullo stress lavoro-correlato

Il termine stress è generalmente utilizzato per identificare, in campo psicologico e medico, situazioni di tensione, disagio e affaticamento nella persona.  

Nell’ambito lavorativo il distress (ovvero stress negativo) ovvero l’accumularsi di stimoli-stressori, che portano l’organismo a sforzi esagerati e innaturali, che comportano ansia, sofferenza, tristezza e tensione psichica, può generare la “sindrome di burnout”

Si parla di “ burnout” (termine che in italiano significa “bruciato”, “scoppiato”) quando la persona non riesce più a fronteggiare in maniera costruttiva tutte le difficoltà che quotidianamente si presentano a livello lavorativo. 

In questa prospettiva, mobbing e burnout possono essere collegati poiché lo stress lavorativo può sfociare  in condizioni di scoraggiamento che porta ad una perdita di motivazione, di energia e di obiettivi con ricadute anche critiche sulla gestione dei ruoli e della qualità dei rapporti interpersonali all’interno dell’azienda.

 Per gestione e prevenire fenomeni di mobbing e burnout da parte dello psicologo è necessario: 

  • favorire maggiore consapevolezza del problema
  • valorizzare le proprie risorse personali
  • comprendere le relazioni tra il comportamento manifesto, il proprio vissuto e contesto di vita

Per affrontare il burnout è inoltre possibile agire a livello aziendale. Lo psicologo in azienda può realizzare un’analisi approfondita di quali sono i fattori organizzativi che mettono i lavoratori a rischio di burnout e proporre interventi per:

  • potenziare le competenze del management, anche allo scopo di sensibilizzare verso il  fenomeno
  • migliorare le soft skills dei dipendenti, come ad esempio la capacità di lavorare in gruppo e di gestione dei conflitti
  • modificare l’organizzazione generale del lavoro (suddivisione e rotazione dei compiti, partecipazione alle decisioni, ecc.).

Psicologo in azienda e stress

Nell’ambito della prevenzione del rischio da stress occupazionale le finalità  degli interventi dello psicologo in azienda sono:

  1. Migliorare la consapevolezza e la comprensione dello stress da lavoro da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, attirando l’attenzione sui sintomi che possono indicare l’insorgenza di problemi di stress occupazionale.
  2. Offrire ai datori di lavoro e ai lavoratori un modello che consenta di individuare tempestivamente, prevenire, gestire i problemi associati al disagio psicosociale e lavorativo.
  3. Individuare fattori migliorativi relativamente a  condizioni e ambiente di lavoro.
  4. Migliorare e mantenere le performance lavorative in termini attenzione, concentrazione, rendimento, produttività, autostima.
  5. Prevenire o ridurre l’assenteismo.
  6. Prevenire o ridurre le malattie psicosomatiche da stress lavorativo
  7. Prevenire alterazioni comportamentali (irritabilità – nervosismo, ecc…)
  8. Prevenire i rischi di natura psicosociale (mobbing, burn out, ecc…)
  9. Prevenire o ridurre il rischio di infortuni sul lavoro.

chi sono

Dr.ssa Serena Borsetto

Sono una psicoterapeuta iscritta dal 2005 all’Ordine degli Psicologi della Regione Veneto.

Il mio approccio integrato unisce conoscenze e tecniche di diversi modelli teorici e scuole di pensiero per poter offrire risposte "su misura" alle specifiche esigenze e situazioni di vita di ciascuna persona.

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